Testi di Aldo Venturini

Revisione del marxismo (1945)

► A. Venturini, Avvertenza e Schizzo biografico-teorico di Saverio Merlinoin F.S.Merlino, Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale, Bologna, Libreria Editrice Minerva, 1945, pp. 315.

Nel  secondo  dopoguerra  Venturini  pubblicò  diversi  volumi  di  scritti  merliniani,  e  a  lui  si  deve  principalmente  la riscoperta  e  la  rivalutazione  di  Merlino  nella  cultura  politica italiana.  Nella  scelta  e  nell’accostamento  dei  testi,  nelle  introduzioni  biografiche  e  critiche,  nelle  note  e  nelle bibliografie  di  questi  libri  risaltano  sempre  l’accuratezza filologica e la sensibilità interpretativa del curatore. Già  nella  tarda  primavera  del  1945,  appena  caduto  il  fascismo,  apparve  il  primo  di  questi  volumi:  Revisione  del marxismo.  Lineamenti  di  un  socialismo  integrale.  L’ampia  introduzione  storico-critica  di  Venturini  porta  la  data  dell’agosto  1943,  e  una  nota  avverte  che  “la  presente  pubblicazione era  pronta  per  essere  data  alle  stampe  sul  finire  del  1943;  ma per  ragioni  varie,  facili  ad  immaginarsi,  non  ha  potuto  veder la  luce  prima  di  oggi”.  Questo  significa  che  la  preparazione del  libro  era  stata  fatta  negli  anni  del  regime,  e  che  la  composizione  e  la  stampa  dovettero  essere  curate  mentre  perdurava  l’occupazione  tedesca.  Si  tratta  di  un’antologia  di  scritti di  Merlino,  in  gran  parte  tratti  dalla  «Rivista  Critica  del  Socialismo»  da  lui  diretta  per  tutto  l’arco  dell’anno  1899,  a  cui collaborarono quasi tutti i maggiori protagonisti europei della revisione  del marxismo di fine secolo, in particolare Bernstein e  Sorel,  e  che  a  distanza  di  più  di  quarant’anni  risultava  già di  difficile  reperibilità.  Il  libro  conteneva  inoltre  altri  scritti precedenti  di  critica  del  marxismo,  e  altri  saggi  posteriori. Tra  questi  ultimi  particolare  rilevanza  avevano  il  testo  Partito socialista  o  partito  operaio?,  scritto  in  polemica  con  Turati  e apparso  sul  supplemento  al  n.  15  del  18  agosto  1901  del  periodico  milanese  «La  Folla»,  l’opuscolo  Fascismo  e  democrazia, edito  nel  1924  dalla  rivista  «Pensiero  e  Volontà»  diretta  da Malatesta,  e  un  brano  –  i  due  capitoli  conclusivi  –  tratto  dal volumetto  Politica  e  Magistratura  edito  da  Gobetti  nel  1925. In  Appendice,  tra  l’altro,  compariva  anche  il  testo  dell’arringa  in  difesa  di  Gaetano  Bresci,  pronunciata  dinanzi  alla  Corte d’Assise di Milano il 29 agosto 1900.


Il  problema economico  e  politico  del  socialismo (1948)

► F. S. Merlino, Il problema economico e politico del Socialismo, a cura di A. Venturini, Milano, Longanesi, 1948, pp. 291.

Nel  1948  apparve,  per  i  tipi  dell’editore  Longanesi,  un libro  postumo  di  Saverio  Merlino,  portato  a  compimento dall’autore  intorno  al  1923  ma  rimasto  poi  a  lungo  inedito. Venturini,  che  ne  era  il  curatore,  gli  pose  il  titolo  Il  problema economico  e  politico  del  socialismo.  Il  manoscritto  era  rimasto per  anni  nella  carte  conservate  da  Libero  Merlino,  il  figlio che nella sua casa di Roma aveva ospitato nei suoi ultimi anni il  vecchio  internazionalista  spentosi  nel  1930  nel  forzato  silenzio  imposto  dal  trionfante  fascismo.  Libero  Merlino,  per quanto  avesse  nel  1926  aderito  al  fascismo  dopo  essere  stato un  militante  anarchico  di  un  certo  rilievo  in  gioventù,  conservava  per  la  memoria  del  padre  affetto  e  rispetto,  e  per diverso  tempo  aveva  meditato  di  pubblicare  il  manoscritto curandolo  in  prima  persona.  Verificata  la  difficoltà  di  mettere  ordine  nello  scartafaccio  lasciato  dal  padre,  Libero  affidò le  carte  a  Venturini,  convinto  che  solo  lui  potesse  riuscire nell’impresa.  Lo  studioso  bolognese,  con  un  lavoro  accurato  lungo  e  paziente,  seppe  ricavarne  un’opera  organica che  gettava  nuova  luce  sul  pensiero  merliniano  degli  ultimi anni.  Va  segnalato  che,  a  contratto  già  firmato,  l’editore avanzò  pretese  che  Venturini  ritenne  inaccettabili,  e  per  un certo  periodo  sembrò  che  la  pubblicazione  del  libro  dovesse saltare,  causando  non  poche  amarezza  e  preoccupazioni    al suo  curatore.


Anarchismo e democrazia (1949)

-F.S. Merlino – E. Malatesta, Anarchismo e democraziaSoluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista, Roma, Roma-Centro, 1949, pp. 47.

Nel  1949,  edito  dal  Gruppo  anarchico  Roma-Centro  (che ruotava  attorno  a  Pier  Carlo  Masini,  all’epoca  redattore  di «Umanità  Nova»),  esce  il  volumetto  Anarchismo  e  democrazia, che raccoglie i documenti della celebre polemica tra Merlino e Malatesta, condotta su vari giornali per tutto l’arco del 1897, sulla  partecipazione  o  meno  degli  anarchici  alle  elezioni  e sulla  forma  politica  che  dovrebbe  assumere  la  auspicata  futura  società  libertaria.  Si  tratta  di  un  dibattito  di  alto  livello teorico  che  segna  anche,  come  è  noto,  l’abbandono  ufficiale  del  movimento  anarchico  da  parte  di  Merlino.  Il  nome  di Venturini  non  compare  mai  nel  libro,  ma  possiamo  oggi  affermare – in base ad alcune lettere scambiate da Venturini con i suoi corrispondenti – che  il  suo  contributo  alla  realizzazione  del  progetto editoriale,  con  la  ricerca  dei  testi  da  pubblicare,  fu  di  notevole  rilievo.


Concezione critica del socialismo libertario (1957)

► A. Venturini, Prefazione in F.S.Merlino, Concezione critica del socialismo libertario, Firenze, La Nuova Italia, 1957, pp. 332.  [Nota: la Prefazione appare firmata da entrambi i curatori del volume, cioè Aldo Venturini e Pier Carlo Masini, ma in effetti fu scritta solo dal primo (mentre si deve al solo Masini, anche se nel libro non è segnalato, l’importante Appendice II – La crisi del marxismo (Una polemica di fine secolo)].

Nei  primi  mesi  del  1957  appare  nelle  librerie  una  nuova raccolta  di  scritti  merliniani  curata  da  Venturini,  questa  volta  in  collaborazione  con  Pier  Carlo  Masini.  Il  volume,  dal titolo  Concezione  critica  del  socialismo  libertario,  pubblicato  dalla  casa  editrice  De  Silva  –  La  Nuova  Italia  nella  prestigiosa collana  “Maestri  e  compagni  (Biblioteca  di  studi  critici  e morali)”  diretta  da  Franco  Antonicelli,  raccoglie  scritti  degli  anni  1889-1893,  diversi  dei  quali  apparsi  sulla  rivista  belga «La Société Nouvelle»  e  mai  prima  tradotti  in  italiano.  Sono gli ultimi anni trascorsi da Merlino in esilio all’estero, prima  dell’arresto  avvenuto  al  suo  rientro  clandestino  a  Napoli  nel  1894.  È  in  quel  periodo  che  egli  elabora  una  originale  concezione  dell’anarchismo  che  si  caratterizza  per  una doppia  critica.  La  prima,  interna  al  movimento  anarchico,  è rivolta  all’individualismo  antiorganizzatore  ma  anche all’amorfismo  e  al  semplicismo  di  settori  che  si  richiamano all’anarco-comunismo  di  Kropotkin.  La  seconda  tende  alla confutazione  della  concezione  marxista  dell’economia  fatta propria  dalla  socialdemocrazia  (ma  all’epoca  accettata  anche  da  gran  parte  degli  anarchici,  che  del  filosofo  di  Treviri si  limitavano  a  respingere  le  concezioni  in  campo  politico). La  raccolta  si  apre  con  una  Prefazione  firmata  da  entrambi  i curatori  ma  in  realtà  scritta  da  Venturini.  In  Appendice  sono contenuti  una  utilissima  (anche  se  oggi  ormai  datata)  Bibliografia  degli  scritti  di  e  su  Merlino,  e  un  importante saggio  –  anch’esso  sottoscritto  da  entrambi  i  curatori  ma  in  effetti redatto  da  Masini  –  dal  titolo  La  crisi  del  marxismo  (Una  polemica  di  fine  secolo).  Il  saggio  di  Masini  per  la  prima  volta  documentava  in  modo  puntuale  il  ruolo  di  Merlino  come  precursore  e  protagonista  di  primo  piano  di  quella  lontana “querelle”.


Il socialismo senza Marx (1974)

► A. Venturini, Avvertenza e Saverio Merlino (Profilo bio-bibliografico), in F.S.Merlino, Il socialismo senza Marx, Bologna, Massimiliano Boni, 1974, pp. 646.

Indice generale del volume

Nel 1974 Venturini pubblica, presso l’editore Massimiliano Boni  di  Bologna,  un  nuovo  volume    di  scritti  merliniani  di oltre  600  pagine,  dal  felice  titolo  Il  socialismo  senza  Marx,  con introduzione  di  Vittorio  Frosini.  Il  sottotitolo,  Studi  e  polemiche  per  una  revisione  della  dottrina  socialista  (1897-1930),  è  indicativo  del  contenuto.  In  una  Avvertenza    iniziale  Venturini, rivolgendosi  ai  lettori,    ci  tiene  a  precisare  che  non  si  tratta di  “una  comune  antologia”.  Il  materiale  raccolto  “si  compone  di  scritti  ricavati  da  libri,  opuscoli,  riviste  e  altre  pubblicazioni  a  cominciare  dal  1897”,  oltre  ad  alcuni  scritti  inediti. “Scelto  e  ordinato  secondo  un  preciso  disegno  generale  in cui  abbiamo  fuso  insieme  gl’indici  delle  principali  opere  del Merlino,  ne  è  risultato  un  libro  il  quale,  riunendo  in  modo organico  il  meglio  di  tali  opere  che  sono  il  frutto  della  sua piena  maturità,  si  propone  di  far  conoscere  il  vario  e  molteplice  pensiero  del  socialista  italiano  negli  aspetti  essenziali  e vivi  ancora  oggi:  anzi  oggi,  in  tanta  confusione  di  idee  e  decadenza di princìpi,  più vivi  che  mai”.  In  questo  libro,  oltre ad  altri  scritti,  sono  riportati  ampi  brani  dell’opera  più  importante  di  Merlino,  Pro  e  contro  il  socialismo,  apparsa  nel 1897  e mai più ristampata fino a tempi relativamente recenti.


Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino (1983)

► A. Venturini, Francesco Saverio Merlino. Ritratto critico e biografico, in Id., Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino, Bologna, Massimiliano Boni, 1983, pp. 175.

► Vedi anche la seconda parte del volume, di carattere antologico: Invito alla lettura. Pagine scelte di Francesco Saverio Merlino (pp. 71-175)

Nel 1984 esce, pubblicato dall’editore  Boni,  il  saggio  Alle  origini  del  socialismo  liberale. Francesco  Saverio  Merlino,  scritto  da Aldo Venturini  dopo avere  varcato  la  soglia  degli  ottant’anni.  Non  si  tratta  in questo  caso  di  una  antologia  del  tipo  di  quelle  pubblicate  in precedenza,  quanto  piuttosto  di  una  introduzione  alla  lettura  di  Merlino.  La  prima  parte,  che  occupa  quasi  la  metà  del libro,  contiene  un “ritratto  critico  e  biografico”  del  pensatore napoletano  scritto  da  Venturini.  La  seconda  parte  presenta una scelta di brani, in genere abbastanza brevi, che consentono  al  lettore  di  entrare  in  contatto  diretto  con  alcuni  nodi essenziali  dell’elaborazione  teorica    merliniana.  La  tesi  di  fondo  del  libro,  chiaramente  espressa  già  nel titolo,  è  che  il  pensiero  di  Merlino  sarebbe  alle  origini  del socialismo  liberale.  Merlino  vi  appare  come  un  precursore di  Carlo  Rosselli,  a  cui  sarebbe  legato  da  un  nesso  ideale, avendo  sostenuto  a  fine  Ottocento  delle  tesi  che  sarebbero state  riprese  circa  trent’anni  dopo  dall’autore  di  Socialismo liberale.  È  una  connessione  a  cui  aveva  accennato  anche  Pier Carlo Masini  (e  che  verrà  ripresa,  almeno  in  parte,  da  Giampietro  Berti  nella  sua  biografia  di  Merlino),  ma  che  trova nell’ultimo  saggio  di  Venturini  una  più  decisa  ed  esplicita affermazione.

Libri di Francesco Saverio Merlino curati da Aldo Venturini

Revisione del marxismo (1945)

Nel  secondo  dopoguerra  Venturini  pubblicò  diversi  volumi  di  scritti  merliniani,  e  a  lui  si  deve  principalmente  la riscoperta  e  la  rivalutazione  di  Merlino  nella  cultura  politica italiana.  Nella  scelta  e  nell’accostamento  dei  testi,  nelle  introduzioni  biografiche  e  critiche,  nelle  note  e  nelle bibliografie  di  questi  libri  risaltano  sempre  l’accuratezza filologica e la sensibilità interpretativa del curatore.

Già  nella  tarda  primavera  del  1945,  appena  caduto  il  fascismo,  apparve  il  primo  di  questi  volumi:  Revisione  del marxismo.  Lineamenti  di  un  socialismo  integrale.  L’ampia  introduzione  storico-critica  di  Venturini  porta  la  data  dell’agosto  1943,  e  una  nota  avverte  che  “la  presente  pubblicazione era  pronta  per  essere  data  alle  stampe  sul  finire  del  1943;  ma per  ragioni  varie,  facili  ad  immaginarsi,  non  ha  potuto  veder la  luce  prima  di  oggi”.  Questo  significa  che  la  preparazione del  libro  era  stata  fatta  negli  anni  del  regime,  e  che  la  composizione  e  la  stampa  dovettero  essere  curate  mentre  perdurava  l’occupazione  tedesca.  Si  tratta  di  un’antologia  di  scritti di  Merlino,  in  gran  parte  tratti  dalla  «Rivista  Critica  del  Socialismo»  da  lui  diretta  per  tutto  l’arco  dell’anno  1899,  a  cui collaborarono quasi tutti i maggiori protagonisti europei della revisione  del marxismo di fine secolo, in particolare Bernstein e  Sorel,  e  che  a  distanza  di  più  di  quarant’anni  risultava  già di  difficile  reperibilità.  Il  libro  conteneva  inoltre  altri  scritti precedenti  di  critica  del  marxismo,  e  altri  saggi  posteriori. Tra  questi  ultimi  particolare  rilevanza  avevano  il  testo  Partito socialista  o  partito  operaio?,  scritto  in  polemica  con  Turati  e apparso  sul  supplemento  al  n.  15  del  18  agosto  1901  del  periodico  milanese  «La  Folla»,  l’opuscolo  Fascismo  e  democrazia, edito  nel  1924  dalla  rivista  «Pensiero  e  Volontà»  diretta  da Malatesta,  e  un  brano  –  i  due  capitoli  conclusivi  –  tratto  dal volumetto  Politica  e  Magistratura  edito  da  Gobetti  nel  1925. In  Appendice,  tra  l’altro,  compariva  anche  il  testo  dell’arringa  in  difesa  di  Gaetano  Bresci,  pronunciata  dinanzi  alla  Corte d’Assise di Milano il 29 agosto 1900.

Il  problema economico  e  politico  del  socialismo (1948)

Nel  1948  apparve,  per  i  tipi  dell’editore  Longanesi,  un libro  postumo  di  Saverio  Merlino,  portato  a  compimento dall’autore  intorno  al  1923  ma  rimasto  poi  a  lungo  inedito. Venturini,  che  ne  era  il  curatore,  gli  pose  il  titolo  Il  problema economico  e  politico  del  socialismo.  Il  manoscritto  era  rimasto per  anni  nella  carte  conservate  da  Libero  Merlino,  il  figlio che nella sua casa di Roma aveva ospitato nei suoi ultimi anni il  vecchio  internazionalista  spentosi  nel  1930  nel  forzato  silenzio  imposto  dal  trionfante  fascismo.  Libero  Merlino,  per quanto  avesse  nel  1926  aderito  al  fascismo  dopo  essere  stato un  militante  anarchico  di  un  certo  rilievo  in  gioventù,  conservava  per  la  memoria  del  padre  affetto  e  rispetto,  e  per diverso  tempo  aveva  meditato  di  pubblicare  il  manoscritto curandolo  in  prima  persona.  Verificata  la  difficoltà  di  mettere  ordine  nello  scartafaccio  lasciato  dal  padre,  Libero  affidò le  carte  a  Venturini,  convinto  che  solo  lui  potesse  riuscire nell’impresa.  Lo  studioso  bolognese,  con  un  lavoro  accurato  lungo  e  paziente,  seppe  ricavarne  un’opera  organica che  gettava  nuova  luce  sul  pensiero  merliniano  degli  ultimi anni.  Va  segnalato  che,  a  contratto  già  firmato,  l’editore avanzò  pretese  che  Venturini  ritenne  inaccettabili,  e  per  un certo  periodo  sembrò  che  la  pubblicazione  del  libro  dovesse saltare,  causando  non  poche  amarezza  e  preoccupazioni    al suo  curatore.

Anarchismo e democrazia (1949)

Nel  1949,  edito  dal  Gruppo  anarchico  Roma-Centro  (che ruotava  attorno  a  Pier  Carlo  Masini,  all’epoca  redattore  di «Umanità  Nova»),  esce  il  volumetto  Anarchismo  e  democrazia, che raccoglie i documenti della celebre polemica tra Merlino e Malatesta, condotta su vari giornali per tutto l’arco del 1897, sulla  partecipazione  o  meno  degli  anarchici  alle  elezioni  e sulla  forma  politica  che  dovrebbe  assumere  la  auspicata  futura  società  libertaria.  Si  tratta  di  un  dibattito  di  alto  livello teorico  che  segna  anche,  come  è  noto,  l’abbandono  ufficiale  del  movimento  anarchico  da  parte  di  Merlino.  Il  nome  di Venturini  non  compare  mai  nel  libro,  ma  possiamo  oggi  affermare – in base ad alcune lettere scambiate da Venturini con i suoi corrispondenti – che  il  suo  contributo  alla  realizzazione  del  progetto editoriale,  con  la  ricerca  dei  testi  da  pubblicare,  fu  di  notevole  rilievo.

Concezione critica del socialismo libertario (1957)

Nei  primi  mesi  del  1957  appare  nelle  librerie  una  nuova raccolta  di  scritti  merliniani  curata  da  Venturini,  questa  volta  in  collaborazione  con  Pier  Carlo  Masini.  Il  volume,  dal titolo  Concezione  critica  del  socialismo  libertario,  pubblicato  dalla  casa  editrice  De  Silva  –  La  Nuova  Italia  nella  prestigiosa collana  “Maestri  e  compagni  (Biblioteca  di  studi  critici  e morali)”  diretta  da  Franco  Antonicelli,  raccoglie  scritti  degli  anni  1889-1893,  diversi  dei  quali  apparsi  sulla  rivista  belga «La Société Nouvelle»  e  mai  prima  tradotti  in  italiano.  Sono gli ultimi anni trascorsi da Merlino in esilio all’estero, prima  dell’arresto  avvenuto  al  suo  rientro  clandestino  a  Napoli  nel  1894.  È  in  quel  periodo  che  egli  elabora  una  originale  concezione  dell’anarchismo  che  si  caratterizza  per  una doppia  critica.  La  prima,  interna  al  movimento  anarchico,  è rivolta  all’individualismo  antiorganizzatore  ma  anche all’amorfismo  e  al  semplicismo  di  settori  che  si  richiamano all’anarco-comunismo  di  Kropotkin.  La  seconda  tende  alla confutazione  della  concezione  marxista  dell’economia  fatta propria  dalla  socialdemocrazia  (ma  all’epoca  accettata  anche  da  gran  parte  degli  anarchici,  che  del  filosofo  di  Treviri si  limitavano  a  respingere  le  concezioni  in  campo  politico). La  raccolta  si  apre  con  una  Prefazione  firmata  da  entrambi  i curatori  ma  in  realtà  scritta  da  Venturini.  In  Appendice  sono contenuti  una  utilissima  (anche  se  oggi  ormai  datata)  Bibliografia  degli  scritti  di  e  su  Merlino,  e  un  importante saggio  –  anch’esso  sottoscritto  da  entrambi  i  curatori  ma  in  effetti redatto  da  Masini  –  dal  titolo  La  crisi  del  marxismo  (Una  polemica  di  fine  secolo).  Il  saggio  di  Masini  per  la  prima  volta  documentava  in  modo  puntuale  il  ruolo  di  Merlino  come  precursore  e  protagonista  di  primo  piano  di  quella  lontana “querelle”.

Il socialismo senza Marx (1974)

Nel 1974 Venturini pubblica, presso l’editore Massimiliano Boni  di  Bologna,  un  nuovo  volume    di  scritti  merliniani  di oltre  600  pagine,  dal  felice  titolo  Il  socialismo  senza  Marx,  con introduzione  di  Vittorio  Frosini.  Il  sottotitolo,  Studi  e  polemiche  per  una  revisione  della  dottrina  socialista  (1897-1930),  è  indicativo  del  contenuto.  In  una  Avvertenza    iniziale  Venturini, rivolgendosi  ai  lettori,    ci  tiene  a  precisare  che  non  si  tratta di  “una  comune  antologia”.  Il  materiale  raccolto  “si  compone  di  scritti  ricavati  da  libri,  opuscoli,  riviste  e  altre  pubblicazioni  a  cominciare  dal  1897”,  oltre  ad  alcuni  scritti  inediti. “Scelto  e  ordinato  secondo  un  preciso  disegno  generale  in cui  abbiamo  fuso  insieme  gl’indici  delle  principali  opere  del Merlino,  ne  è  risultato  un  libro  il  quale,  riunendo  in  modo organico  il  meglio  di  tali  opere  che  sono  il  frutto  della  sua piena  maturità,  si  propone  di  far  conoscere  il  vario  e  molteplice  pensiero  del  socialista  italiano  negli  aspetti  essenziali  e vivi  ancora  oggi:  anzi  oggi,  in  tanta  confusione  di  idee  e  decadenza di princìpi,  più vivi  che  mai”.  In  questo  libro,  oltre ad  altri  scritti,  sono  riportati  ampi  brani  dell’opera  più  importante  di  Merlino,  Pro  e  contro  il  socialismo,  apparsa  nel 1897  e mai più ristampata fino a tempi relativamente recenti.

Alle origini del socialismo liberale (1980)

Nel 1984 esce, pubblicato dall’editore  Boni,  il  saggio  Alle  origini  del  socialismo  liberale. Francesco  Saverio  Merlino,  scritto  da Aldo Venturini  dopo avere  varcato  la  soglia  degli  ottant’anni.  Non  si  tratta  in questo  caso  di  una  antologia  del  tipo  di  quelle  pubblicate  in precedenza,  quanto  piuttosto  di  una  introduzione  alla  lettura  di  Merlino.  La  prima  parte,  che  occupa  quasi  la  metà  del libro,  contiene  un “ritratto  critico  e  biografico”  del  pensatore napoletano  scritto  da  Venturini.  La  seconda  parte  presenta una scelta di brani, in genere abbastanza brevi, che consentono  al  lettore  di  entrare  in  contatto  diretto  con  alcuni  nodi essenziali  dell’elaborazione  teorica    merliniana.  La  tesi  di  fondo  del  libro,  chiaramente  espressa  già  nel titolo,  è  che  il  pensiero  di  Merlino  sarebbe  alle  origini  del socialismo  liberale.  Merlino  vi  appare  come  un  precursore di  Carlo  Rosselli,  a  cui  sarebbe  legato  da  un  nesso  ideale, avendo  sostenuto  a  fine  Ottocento  delle  tesi  che  sarebbero state  riprese  circa  trent’anni  dopo  dall’autore  di  Socialismo liberale.  È  una  connessione  a  cui  aveva  accennato  anche  Pier Carlo Masini  (e  che  verrà  ripresa,  almeno  in  parte,  da  Giampietro  Berti  nella  sua  biografia  di  Merlino),  ma  che  trova nell’ultimo  saggio  di  Venturini  una  più  decisa  ed  esplicita affermazione.